La legge impone all’amministratore di tutelare le parti comuni dell’edificio: il che significa non soltanto provvedere alla pulizia o alla manutenzione, ma sottoporle a periodiche verifiche onde prevenire il rischio di crolli e danneggiamenti. La Cassazione ha ritenuto penalmente responsabile l’amministratore per non aver messo in sicurezza le parti dell’edificio che minacciano di cadere. Per legge dunque l’amministratore di condominio assume una posizione di garanzia derivante dalle norme del Codice civile che gli attribuiscono la competenza ad eseguire tutti i necessari atti di gestione e manutenzione delle parti comuni di un edificio. Ne consegue che l’amministratore condominiale va ritenuto responsabile per l’eventuale […]
Qual è la documentazione che l’amministratore uscente deve consegnare al nuovo incaricato?
Entrata in vigore il 18 giugno 2013, la Legge 220/2012 meglio conosciuta come “Nuova riforma del condominio”, ha cambiato la vita di milioni di condomini ed ha rappresentato una vera e propria rivoluzione storica, visto che ha modificato una disciplina che era invariata dal 1942. La legge ha aggiornato le regole e le ha rese più attuali. Tante sono state le novità introdotte con la riforma: dalla modifica di regole generali condominiali, al via libera agli animali domestici, agli orari in cui è possibile fare rumori e lavori, alle conseguenze in caso di morosità di un condomino, fino alla nomina […]
A chi comporta la spesa di usura del selciato del cortile condominiale che funge anche da copertura per i locali sotterranei? Dipende dall’appartenenza dei locali in questione. Secondo una recente sentenza (trib. Roma 2 gennaio 2015 n.1) se i locali sotterranei sono di proprietà esclusiva di un singolo condòmino, per la ripartizione si ricorre non all’art. 1126 del C.C. al al 1125 che prevede l’accollo per intero delle spese relative alla manutenzione della parte della struttura complessa identificata come “pavimento del piano superiore” a chi utilizza in via esclusiva il pavimento citato. Il citato art.1125 del Codice Civile dichiara che […]
Sintetizziamo di seguito alcuni principi sulla privacy inerente il condominio, fermo restando che è dovere dell’amministratore condominiale saper conciliare le esigenze di trasparenza nella gestione con la riservatezza di ogni proprietario: Possono essere trattate soltanto le informazioni personali pertinenti e non eccedenti le finalità di gestione e amministrazione delle parti comuni e quelle richieste espressamente dalla legge. Il numero di telefono e indirizzo di posta elettronica possono essere utilizzati se sono già indicati in elenchi pubblici o se l’interessato ha fornito il proprio consenso. Per prevenire illeciti, l’amministratore deve conservare la documentazione, sia cartacea, sia in formato elettronico al riparo […]